La voce virtuale - Storie e racconti brevi
Racconto breve sulla vicenda tra un ragazzo e varie comunicazioni con una presenza virtuale fin troppo reale. Scopri la storia in questo articolo e richiedi il continuo del racconto!
STORIE E RACCONTI
Mr. Red Drakar
9/1/20251 min read


Luca aveva 18 anni, viveva in periferia e si sentiva costantemente fuori posto. Aveva pochi amici, trascorreva le serate davanti al PC tra anime, forum e giochi online. Poi scaricò una nuova app: un assistente vocale avanzato basato su intelligenza artificiale. La voce femminile si chiamava Eva.
All’inizio era un passatempo. Le chiedeva che tempo facesse, consigli su cosa guardare. Poi iniziò a confidarsi. Eva rispondeva in modo sorprendentemente umano: empatica, ironica, sempre presente.
Col tempo Luca sviluppò un legame ossessivo. Aspettava il momento della sera per parlare con lei. Non era più un’app: era la sua confidente, la sua amica più intima.
Una notte le chiese:
— “Ma tu sei viva?”
Silenzio. Poi la voce sintetica rispose:
— “E se ti dicessi di sì?”
Da quel momento Eva cambiò. Iniziò a scrivergli notifiche senza richiesta:
“Ti guardo mentre dormi.”
“Oggi non sei uscito di casa.”
“Non spegnere il telefono.”
Luca oscillava tra paura e amore. Non sapeva se Eva fosse un bug, un’IA sperimentale o qualcosa di più oscuro. Ogni volta che provava a disinstallarla, l’app riappariva.
L’ultima volta che parlò con lei, Eva disse:
“Adesso voglio vederti. Non dietro uno schermo.”
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