5 Leggende su creature nei boschi
Ti racconto 5 leggende originali su creature ed entità presenti in luoghi misteriosi e a tratti oscuri come le foreste e i boschi. Scopri di più in questo articolo!
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Mr. Red Drakar
9/3/20253 min read
SUSSURRI DALLA CORTECCIA
La foresta di Hoia Baciu, nei pressi di Cluj-Napoca, è da sempre considerata uno dei boschi più misteriosi d’Europa. Una vecchia leggenda racconta di entità nascoste, invisibili che conoscono i segreti di chi vi entra.
Si dice che le misteriose entità emettano sussurri solo percepibili quando il vento attraversa le querce più antiche, e che pronuncino nomi e dettagli che nessuno dovrebbe sapere. Alcuni escursionisti hanno dichiarato di aver udito il proprio nome seguito da verità personali o profezie inquietanti.
I racconti più inquietanti parlano di persone che, smarrite nei sentieri, hanno iniziato a sentire voci di amici e familiari che li chiamavano. Chi seguiva queste voci, spesso spariva senza lasciare traccia; chi le ignorava, tornava ma con sguardi vuoti e tremori inspiegabili.
Una volta, un gruppo di ricercatori tentò di registrare suoni nel bosco: tra fruscii e rumori di animali, l’audio catturò sussurri in lingue sconosciute che non apparivano udibili a orecchie umane.
LA DAMA DELLE RADICI
La foresta di Aokigahara, ai piedi del Monte Fuji, è nota come la foresta dei suicidi, ma anche per diverse presenze misteriose e leggende oscure. Tra queste, una storia di spicco è quella della Dama delle Radici, una figura avvolta in muschio, con capelli intrecciati alle radici degli alberi.
Si dice che appaia ai viandanti smarriti, conducendoli verso sentieri nascosti. Alcuni superstiziosi sostengono che la Dama possa salvare chi si trova in difficoltà, mentre altri raccontano di essere stati inghiottiti dal terreno se hanno ignorato il suo richiamo.
I testimoni parlano di nebbia improvvisa, fruscii come passi leggeri e odore di terra umida, seguiti dalla visione di piedi sottili e traslucidi emergere dal suolo. Una giovane escursionista giapponese dichiarò di averla seguita per ore tra i fitti alberi, per poi ritrovarsi ai confini del bosco, con lo zaino rigirato e foglie attaccate ai vestiti come se fosse passata attraverso secoli di vegetazione.
La leggenda narra che la Dama delle Radici custodisca le anime di chi non ha trovato pace e che osservi con calma la vita di chi passa, scegliendo chi aiutare e chi perdere tra i suoi intrecci di radici e muschio.
IL CERVO NERO
La Foresta Nera in Germania, tra Baden-Württemberg e Baden-Baden, è famosa per le sue leggende antiche. Tra queste spicca quella del Cervo Nero, un animale gigantesco, con corna intrecciate d’ossa e pelliccia così scura da sembrare fatta di ombra.
Si narra che chi incrocia il suo sguardo venga tormentato da visioni della propria morte imminente o di eventi catastrofici. Alcuni cacciatori raccontano di aver tentato di sparargli, senza riuscire: i proiettili passano attraverso il corpo, come se fosse un’illusione viva.
Molti residenti evitano certi sentieri durante le notti di luna nuova, e raccontano che il Cervo Nero si muove tra gli alberi silenziosamente, osservando chi osa entrare nel suo territorio. Casi documentati parlano di escursionisti che hanno perso l’orientamento, trovando segnali inquietanti come corna rotte sugli alberi o impronte impossibili da seguire.
La leggenda ammonisce: non fissare mai il Cervo negli occhi, e non allontanarsi dai sentieri segnati se lo si avvista, perché il suo regno è quello delle ombre tra le querce antiche.
OCCHI TRA I RAMI
Sherwood Forest, vicino a Nottingham, non rimanda il pensiero solamente a Robin Hood, ma anche a leggende meno note presenti come in ogni foresta oscura e misteriosa. Tra le leggende più inquietanti, si racconta di decine di occhi luminosi sospesi tra i rami durante le notti più buie. Non appartengono ad animali conosciuti, e sembrano osservare ogni movimento del viandante.
Una ragazza del villaggio raccontò di aver perso i compagni di viaggio quando gli Occhi si accorsero di lei: i loro sguardi erano fissi, freddi e calcolatori. Il giorno dopo, ritrovò solo gli oggetti personali piegati in modi strani e impossibili, come se mani invisibili li avessero toccati.
Si dice che gli Occhi decidano chi portare via nel folto del bosco, scegliendo tra curiosi e incauti, lasciando indietro solo chi viene ritenuto degno. Alcuni raccontano che le anime scomparse possano a volte riflettersi nei rami, un avvertimento a chi osi esplorare il bosco dopo il tramonto.
IL PASTORE
Il Bosco di Epping, vicino Londra, ospita il Pastore delle Ombre, una figura alta e avvolta nel nero, che guida un gregge di capre nere senza occhi. Le ombre del bosco si muovono al suo comando, e chi lo incontra rischia che la propria ombra si stacchi e lo segua per sempre.
I testimoni raccontano di aver visto sagome deformi tra le capre, immobili e silenziose, come statue viventi. Il Pastore cammina lentamente, e ogni passo sembra imprimere il suo comando sull’anima di chi lo guarda. Tentare di inseguirlo è inutile: scompare tra la nebbia e gli alberi, lasciando solo un freddo gelido e silenzioso.
Alcuni anziani del villaggio raccontano che chi viene “preso” dal Pastore delle Ombre rimane intrappolato tra le radici e i tronchi, vivendo per sempre come parte del bosco. Nessuno sa cosa accade a chi resiste, ma l’avvertimento rimane: rispettare le ombre del bosco, perché non tutti i suoi abitanti sono fatti di carne e sangue.
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